La menopausa è un evento molto importante, nella vita di ogni donna. Importante dal punto di vista fiosiologico, ma anche dal punto di vista psicologico. Un evento che porta con sé disturbi che oggi la medicina riesce a fronteggiare piuttosto bene. Abbiamo intervistato il Dott. Marcello Navazio, Specialista in Ginecologia ed Endocrinologia, e gli abbiamo posto tre domande che ricorrono piuttosto frequentemente nelle email che ci inviano le lettrici. Ecco cosa ha risposto il Dott. Navazio.
Se ne parla spesso, forse però non tutti sanno esattamente cosa sia la menopausa. Può spiegare in parole semplici cosa è la menopausa?
Con il termine “menopausa” si intende in genere il termine della vita mestruale, associata all’esaurimento del patrimonio follicolare ovarico ed a variazioni neuroendocrine che, in maniera più graduale, si manifestano in un periodo variabile più ampio perimenopausale, detto “climaterio”.
Spesso all’idea di menopausa si associa l’idea di numerosi problemi che colpiscono la donna in questa fase della sua vita. Quali sono questi disturbi (I principali) e da cosa dipendono?
I disturbi eventualmente associati alle irrregolarità mestruali o all’assenza di flussi non sono uguali per tutte le donne; sono spesso riferite, comunque, come manifestazioni precoci, sia disturbi della termoregolazione (le cosiddette “caldane”) che alterazioni dell’umore e del ritmo sonno-veglia; come effetti a medio termine, scarsità di lubrificazione vaginale, disuria e minor elasticità cutanea; a lungo termine, osteoporosi con rischio di fratture e problemi cardiocircolatori su base aterosclerotica.
Come vengono affrontati, dal punto di vista medico e farmacologico, i principali disturbi associati alla menopausa?
Oltre alla prevenzione dei problemi delle ossa e della circolazione arteriosa, basata su una corretta alimentazione e adeguato stile di vita, la terapia va personalizzata in base al tipo ed all’entità dei disturbi riferiti, previa una corretta anamnesi familiare e del soggetto in esame, rilievi obiettivi tramite visita generale e ginecologica ed esami strumentali e di laboratorio mirati alla valutazione dello stato di salute dei vari organi indagati. Se del caso, si potrà ricorrere, sotto adeguato controllo specialistico, a terapie ormonali sostitutive, altrimenti si potranno utilizzare farmaci sintomatici o dedicati all’organo/apparato eventualmente a rischio.
Grazie
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