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Lo scout di modelle. Cosa fa uno scout di modelle? Intervista a Giorgio Barbieri di Brave Model Management a Milano

Chi non ha sognato, almeno una volta, di fare questo lavoro? Lo scout di modelle… …

Lo scout di modelle. Cosa fa uno scout di modelle? Intervista a Giorgio Barbieri di Brave Model Management a Milano
Lo scout di modelle. Cosa fa uno scout di modelle? Intervista a Giorgio Barbieri di Brave Model Management a Milano

Chi non ha sognato, almeno una volta, di fare questo lavoro? Lo scout di modelle… ok, basta sognare, torniamo con i piedi per terra. Cosa fa lo scout di modelle, come si svolge il suo lavoro, e soprattutto (lo sappiamo che è la domanda che vorreste fare in questo momento) come si diventa scout di modelle? Beh, per rispondere a tutte queste, e a molte altre, domande sul mondo delle modelle, abbiamo interpellato uno dei nomi in assoluto più noti nel mondo delle agenzie di modelle a Milano.

Abbiamo chiesto a Giorgio Barbieri, scout presso Brave Model Management a Milano, di parlarci del suo lavoro, che è sì un lavoro invidiato, ma anche molto difficile e delicato, come potete ben immaginare. Se siete curiosi di sapere come funziona il dietro le quinte del mondo delle modelle leggete avanti, perché un’intervista a Giorgio Barbieri va ascoltata con molta attenzione.

 Tecnicamente in cosa consiste il lavoro di scout di modelle?

Giorgio Barbieri: Lo scout è la persona che va a cercare le modelle per conto dell’Agenzia. Noi qui in agenzia le selezioniamo tutti insieme le modelle, tutte. Io torno con del materiale, e naturalmente avendole viste di persona ho una mia idea e posso spingere più su una o su un’altra ma poi le scegliamo insieme.

Il mio lavoro è di andare in giro per il mondo a cercare le modelle. Ovviamente il mio lavoro non è solo di trovare le modelle durante i viaggi ma anche lavorando dall’ufficio qui a Milano via email, telefono etc etc. Ci sono molti posti dove non sono mai andato di persona, ad esempio in Argentina, comunque anche lì siamo in contatto con le Agenzie del posto (via email e anche per conoscenza – incontrati a Parigi Londra, New York dove invece vado regolarmente).

Se vado a Parigi e trovo una modella argentina che mi piace, chiamo il suo agente in Argentina e gli propongo di lavorare insieme. Tante volte ti viene chiesto dai paesi di origine delle modelle con chi lavori a New York, con chi lavori a Parigi… per essere sicuri che ci sia una logica di come lavorare per la modella. Noi siamo un’agenzia che tende di più all’editoriale, ovviamente le nostre modelle devono andare a lavorare con agenzie di pari livello a New York o a Parigi etc…

Come hai iniziato il lavoro di scout di modelle? Penso che sia uno dei lavori più invidiati al mondo…

Giorgio Barbieri: Ho iniziato facendo il dj a metà degli anni 80. Ai miei tempi le top model venivano in discoteca, quando ancora non erano nessuno, venivano tutti gli anni, e praticamente abbiamo passato molto tempo insieme. Avevamo un’idea di che cosa fosse una bella donna. Ho avuto una fidanzata israeliana, e nel ’93 un’agenzia di modelle mi ha detto ‘ma se vai in Israele a trovare la tua fidanzata, perché non fai ‘scouting’ per noi, tanto lo sai quelle che sono le ragazze che possono lavorare a Milano come modelle’.

Ed ho cominciato così. Sono andato lì, al tempo tutti i mercati erano più chiusi, non c’era ancora il mercato delle modelle dell’Est Europa, e lì lei mi ha aperto tutte le porte, sono tornato a Milano con delle belle donne. E così ho iniziato. Subito mi hanno proposto di continuare, mi hanno chiesto dove mi piacerebbe andare. Io mi ero anche un po’ stancato di lavorare in discoteca ho accettato, ho detto che mi piacerebbe andare a Los Angeles, anche perché conoscevo un sacco di modelle, e tante di loro, avendo finito  la carriera di modella, avevano iniziato a lavorare come booker presso le varie agenzie di modelle a Los Angeles. E così sono andato a li , dove mi conoscevano bene, e si fidavano, e mi hanno dato senza problemi le modelle da portare a Milano. Praticamente ho cominciato così. Non c’era e non c’è  una scuola per booker e/o scouting , il nostro lavoro è fatto molto di fiducia, tra di noi. E la fiducia a questo punto diventa un fattore importante, soprattutto adesso che mandano ragazze giovani, quindici o sedici anni, giovanissime. Quando ho iniziato io a lavorare in discoteca venivano ragazze di 22, 23 anni, erano più donne. Avevano già fatto il giro dell’Europa, sapevano come funzionava, uscivano la sera ma la mattina dopo andavano a lavorare, non c’erano problemi. E invece adesso sono ragazzine, sono giovanissime e molte minorenni, bisogna stare molto attenti perché pur non potendo obbligare una ragazzina a rimanere in casa, bisogna farle capire che è per il suo bene rimanere la sera in appartamento, e non uscire.

È un discorso di fiducia, ma anche di lavoro. Quando noi scouter  andiamo a fare i nostri viaggi di lavoro, di scouting, vediamo moltissime modelle ma poi alla fine bene o male tutti noi lavoriamo sulle stesse. Perché non è che il nostro mercato a Milano sia proprio enorme. In America ci sono le sofisticate (dai 30 ai 45/50 anni, ci sono le basse, le plus, le modelle esotiche… da noi bene o male sono sempre le stesse, per cui cerchiamo sempre le stesse modelle. E così viene fuori il rapporto di fiducia e di lavoro, perché comunque poi le modelle una volta arrivate a Milano devono lavorare.

Ti capita di vedere una ragazza che ti piace, e la fermi?

Giorgio Barbieri: Questo mi capitava una volta, adesso mi vergogno un attimino… è successo, succede. Ma personalmente non dico mai ‘vieni da me’. Piuttosto se sono a Londra, le indico l’agenzia di Londra. Chiamali. Poi chiamo anche io l’agenzia e le dico che se la tale ragazza li chiama, la ho mandata io. Una volta quando ero più giovane le fermavo senza problemi, ora non penso sia molto professionale vista la differenza di età. Non vorrei essere frainteso.

Se fossi una donna magari… ne parlavo con le mie college proprio la settimana scorsa. Loro mandano le figlie a parlare con la ragazza :-).  Una volta cercavamo la ventenne, adesso l’età si è molto abbassata, e non mi sembra il caso. Piuttosto se è con la mamma, magari provo a parlare con lei, in ogni caso preferisco appoggiarmi direttamente all’agenzia del posto.

Alessio Cristianini per Margherita.net in collaborazione con ADVERSUS

Ringraziamo Giorgio Barbieri
Model Scout
Brave Model Management Milano
http://www.bravemodels.com/

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