Quando si parla di interventi al seno, stiamo parlando di chirurgia estetica, si pensa spesso all’intervento di ‘mastoplastica additiva’ che noi conosciamo come il tradizionale intervento per l’aumento del seno. Non tutte le donne conoscono invece un altro intervento che va sotto il nome di ‘mastospessi’ o ‘lifting del seno‘, un intervento meno invasivo e meno doloroso, indicato nei casi in cui l’obiettivo non sia quello di aumentare le dimensioni del seno, ma di contrastare la rilassatezza delle mammelle. Ne abbiamo parlato con il Dott. Francesco Alia, chirurgo plastico a Milano e Cagliari.
Il lifting del seno, o mastospessi, non va confuso con l’intervento di aumento del seno (o mastoplastica additiva). In cosa differiscono questi due interventi? Anche nel lifting del seno si usano impianti in silicone o altro materiale?
Con la mastoplastica additiva parliamo esclusivamente di un aumento di volume del seno. La mastopessi invece, l’intervento è finalizzato innanzitutto a contrastare la rilassatezza delle mammelle. Se queste hanno già un volume soddisfacente e la paziente non desidera avere un seno più grande, si procede con un intervento senza l’utilizzo di protesi.
Se invece il seno è rilassato, ma anche piccolo o, comunque, la paziente desidera un aumento di volume, nel corso dell’intervento è possibile inserire le protesi per aumentarne le dimensioni. Si parla in questo caso di mastopessi additiva o mastopessi con protesi.
Per l’aumento di volume si utilizzano solitamente delle protesi in silicone; si può anche usare il proprio grasso (mastopessi con lipofilling), ma occorre tenere presente che le protesi danno sempre risultati più sicuri perché il grasso si riassorbe parzialmente e in quantità non perfettamente prevedibile.
Perché una donna, o una ragazza, si rivolge al chirurgo plastico per l’intervento di lifting del seno? Quali sono i “difetti” che questo intervento è in grado di risolvere?
Con la mastopessi si corregge il seno rilassato, il seno che ha perso tono in seguito al dimagrimento, dopo una o più gravidanze o anche in seguito al passare del tempo.
Sostanzialmente il contenitore (la pelle) è in eccesso rispetto al contenuto (la ghiandola) che è rilassato e deve anche essere compattato e rimodellato.
Molte donne desiderano un seno più tonico e risollevato ma pensano che l’unica soluzione siano le protesi. Perciò rinunciano all’intervento perché non vogliono corpi estranei nel loro corpo.
Con la mastopessi, il seno viene invece risollevato senza usare alcun tipo di riempitivo ma ridistribuendo in maniera ottimale i tessuti mammari già presenti.
Quali sono i tempi dell’intervento? E quelli del recupero dopo l’intervento?
Un intervento di mastopessi dura in media dalle due alle tre ore; si effettua in anestesia generale o locale con sedazione, in regime di day hospital o con un giorno di degenza.
L’intervento è pressoché indolore perché si lavora solo sulla mammella e non si toccano i muscoli pettorali come nella mastoplastica sottomuscolare o dual plane che, proprio per questo motivo, può essere dolorosa.
La convalescenza è solitamente di pochi giorni (massimo una settimana) e si può tornare ben presto alle normali attività.
È un intervento che richiede di essere ripetuto nel tempo, oppure può essere considerato un intervento che risolve il problema estetico una volta per tutte?
La mastopessi risolve il problema ma, come tutte le parti del nostro corpo, anche il seno si rilassa progressivamente col passare del tempo. Questo processo può essere più rapido in caso di gravidanze o grandi variazioni di peso. In questi casi può essere necessario un ritocco, a distanza di anni, come in qualsiasi intervento di chirurgia estetica.
Margherita.net
Si ringrazia il Dott. Francesco Alia, chirurgo plastico a Milano e Cagliari