
Mettersi a dieta non significa saltare i pasti, né mangiare solo barrette e bere drink sostituivi del pasto. Intervista alla Dott.ssa Paola Meo, Biologa Nutrizionista Specializzata in Patologia Clinica.
Quali sono i principi guida a cui attenersi quando si decide che è arrivato il momento di mettersi a dieta? Quali i consigli che le da ai suoi pazienti?
Decidere di mettersi a dieta, significa impostare un sano e corretto stile di vita alimentare.
Ciò significa seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, utilizzando cioè tutte le classi di nutrienti, e articolata in cinque pasti quotidiani (una buona colazione e due pasti principali intervallati da due piccoli spuntini).
Occorre dedicare almeno venti minuti ai pasti principali, masticando lentamente, e bere 8-10 bicchieri di acqua al dí per assicurare all’organismo un giusto stato di idratazione.
Inoltre é bene accompagnare al regime alimentare corretto uno stile di vita attivo, basato su un movimento fisico giornaliero, come ad esempio una camminata di venti minuti a passo sostenuto o una corsa leggera.
Non parliamo di diete-lampo, ma di una dieta ben strutturata e di un periodo di almeno sei mesi (guarda caso le prossime vacanze estive). Quanti chili si possono perdere in un mese, e quando arriva il momento di fermarsi e iniziare a mantenere il peso raggiunto? Il BMI (Body Mass Index) ha una qualche attendibilità oppure è un indice ancora troppo vago per stabilire il peso ideale?
Per rispondere a questa domanda é necessario fare una precisazione. Se per perdita di peso si intende perdita del grasso in eccesso (risultato di una dieta sana ed equilibrata), in un mese si potranno perdere tra i due e i quattro chili a seconda del proprio metabolismo. Infatti il fegato, organo deputato allo smaltimento dei grassi, non può demolire più di 500/800 g di grasso a settimana. Tutto ciò che viene perso più in fretta é sicuramente perdita di massa magra (risultato di una dieta squilibrata e nociva per il nostro stato di salute), e ciò non deve costituire il nostro obiettivo.
Inoltre l’aver perso massa magra ci farà riacquistare più facilmente e più in fretta i chili persi una volta terminata la dieta. Ci si deve fermare quando si é raggiunti l’obiettivo e cioè il peso desiderabile.
Peso calcolato sulla base del BMI ma anche della propria costituzione fisica corporea e del proprio stile di vita. Il BMI o indice di massa corporea ci da un’indicazione del grado di sovrappeso o sotto peso ma in certi casi non é indicativo perché non discrimina tra massa magra e massa grassa (come nel caso di un atleta in cui si ha un aumento del peso dovuto ad un aumento spiccato della massa muscolare e non del grasso).
Il nostro organismo cerca di adattarsi e resistere alla dieta. Magari all’inizio è facile perdere uno o due chili, ma poi ci si trova di fronte ad un muro, anche se si continua a seguire la stessa dieta. Come comportarsi in questi casi?
E’ naturale che col procedere della dieta il decremento ponderale rallenti.
Questo é dovuto al fatto che pesando meno, diminuiscono le esigenze metaboliche dell’organismo e dunque l’entrate dell’energia tendono ad eguagliare le uscite con una fase di stallo del peso.
In questi casi é opportuno optare per un aumento dell’attività fisica, che conduce ad un’aumento della massa magra (che é quella metabolicamente attiva) e quindi della velocità del metabolismo.
Anche perché l’eccessiva ristrettezza dell’introito calorico invece ha come risultato la formazione di grasso per difesa e la perdita di massa magra. La dieta normocalorica di mantenimento potrà essere seguita al raggiungimento del peso desiderabile calcolato.
Margherita.net

Ringraziamo la Dott.ssa Paola Meo
La dottoressa Paola Meo é biologa nutrizionista ed opera nell’ambito di strutture sanitarie private, in varie zone di Roma. Prescrive regimi alimentari personalizzati basati su una dieta equilibrata, senza l’utilizzo di farmaci o pasti sostitutivi. In particolar modo educa il paziente ad un sano stile di vita e corregge le cattive abitudini alimentari. Elabora sia diete per pazienti in condizioni fisiologiche, volte al mantenimento o al miglioramento dello stato psico-fisico, sia diete per pazienti in condizioni patologiche, come componenti importanti della terapia, in stretta collaborazione con medici specialisti. Mail: [email protected] Sito:www.dietologanutrizionistaroma.it