
Come cambia il trucco occhi per l’inverno 2018 2019? Già da un paio di anni il trucco per gli occhi visto durante le settimane della moda a New York, Londra, Parigi e Milano è all’insegna del ‘color blocking‘. Invece del classico make-up per gli occhi, che consiste di colori che sfumano e si fondono tra loro, i make-up artist usano un solo colore molto forte con il quale sottolineare lo sguardo. Questa tendenza make-up andrà forte anche quest’inverno 2018 2019, ovviamente con delle interpretazioni che la rendono attuale.
Il trucco per gli occhi inverno: una riga alta e colorata
Il modo più semplice per truccare gli occhi con un look moderno e colorato è: disegnare una riga alta sulle palpebre superiori. Il prodotto più adatto per questo look è un eyeliner in gel. Potete anche lavorare con dei pigmenti colorati. I colori più amati per l’autunno inverno 2018 2019? Il giallo, il blu cobalto, l’arancio e il verde. La riga può coprire tutta la parte lungo le ciglia ma non deve essere per forza così. Vedete anche la foto qui sotto. Una riga del genere – alta nell’angolo esterno che va a scalare in modo irregolare verso l’angolo interno – è molto trendy e contemporanea.



Il trucco per gli occhi volutamente ‘sbagliato’
Oltre al ‘color blocking‘ di cui sopra saremo anche (ancora!) più creative con i colori. ‘La nuova palette ci invita a considerare e indossare il makeup come una forma d’arte,‘ dicono i make-up artist di Mac Cosmetics. Sempre di più si lavora con pigmenti di colore molto forti per colorare le palpebra (e anche la bocca). Vi pare bizzarro? Ci chiedono. Lo è! è la risposta dei make-up artist di MAC. E il punto è tutto qui. Non valgono più le regole classiche. Dimenticatele. Il trucco non si abbina più ai vestiti. Funziona come dettaglio in sé e può essere addirittura un po’ ‘sbagliato’ anche se mai stravagante. ‘Il make-up snobba le aspettative della ‘normalità e lo fa come massima espressione di libertà,’ conclude Terry Barber di MAC.
Guardate le foto in questa pagina e… fatevi ispirare. Come vedete non ci si può (quasi) sbagliare!
Charlotte Mesman per Margherita.net


